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SUOCERA-ARTICOLO

LA PRESENZA INGOMBRANTE DELLA SUOCERA NELLA VITA CONIUGALE DEI CONIUGI RILEVA AI FINI DELLA SEPARAZIONE?

Oggi torniamo a parlare di questioni familiari e ci soffermiamo su un argomento spesso oggetto di diatriba e malumori all’interno del nido familiare: la presenza invadente della madre di uno dei coniugi all’interno dell’unione. Si ironizza spesso sulla figura affettiva appena citata, questa volta però la faccenda ha riguardato una coppia abruzzese e la pronuncia del Giudice di Teramo ha tutt’altro che le sembianze di una burla.

Con pronuncia n. 1052 del 26 novembre 2021 il Giudice Teramano ha disposto la separazione personale dei coniugi con addebito in capo al marito.

Ma facciamo un salto indietro! La coppia in questione era sposata dal lontano 1999, in costanza di matrimonio nascevano cinque figli, ma veniamo al punto della questione sottesa!  

Stiamo per descrivere una situazione di fatto protrattasi per quasi venti anni, e cioè la smaniosa e attratti ossessiva attenzione che la suocera mostrava per la casa di sua proprietà, ove viveva il figlio con la moglie e i loro cinque figli.

Tale condizione, oltre alla esasperazione della nuora, è stata la causa dell'episodio contestato, avendo il marito aggredito con violenza la moglie proprio durante un'accesa discussione scaturita dal comportamento ossessivo nei confronti di quest'ultima da parte della suocera.

Tralasciando in questa sede la questione violenza fisica e ogni qualsivoglia risvolto penale, il Giudice abruzzese ha tenuto in considerazione ai fini della separazione e del susseguente addebito la prevaricazione morale del marito, in ciò sostenuto dalla forte presenza dei componenti della sua famiglia di origine».

L’organo giudicante ha senz’altro analizzato l’indebita presenza della donna nell'educazione dei nipoti e la sua continua e costante ingerenza nel ménage familiare, dal resto non poteva essere diversamente in quanto  dalla testimonianza delle varie collaboratrici  domestiche emerge il quadro della situazione: “nel periodo in cui ho lavorato presso la coppia la Sig.ra  influiva sull'atteggiamento che la Sig.ra  doveva avere coi figli, nel senso che dava indicazioni su ciò che i bambini dovevano mangiare, portava a casa il pranzo per il figlio e si accertava, telefonando, se quanto da lei portato era stato mangiato e dato ai bambini,  mi chiedeva se la piccola avesse mangiato e se fosse stata lavata… posso dire che la suocera faceva pesare alla nuora il fatto che fosse lei la proprietaria della casa coniugale, nel senso che la suocera dava indicazioni su come comportarsi dentro casa, anche sul togliersi le scarpe prima di entrare" .

La Corte in definitiva sostiene: “l'accertata condotta di violenza fisica in danno della moglie si risolve - a parte ogni considerazione sulla prevaricazione morale del marito, in ciò sostenuto dalla forte presenza dei componenti della sua famiglia di origine - in una violazione talmente grave degli obblighi nascenti dal matrimonio, da giustificare, di per sé, la pronuncia di addebito della separazione”.

Avvocato Raffaella Alcaro

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